Np Dese-Usmi Padova 55-88
NP Dese: Liviero E. 4, Celleghin A. 13, Sartorato M. 14, Djekic D. 8, Bortolozzo F. 6, Filippi T. 8, Dal Bianco M. 2, Bergamin T. 0, Marinello D. 0, Roccoberton A. 0, Pelloso F. 0.
Usmi Padova: Sinigaglia G. 9, Marangon G. 17, Vallin A. 10, Prosdocimo S. 8, Massaro P. 4, Sogne S. 11, Zanghieri F. 5, Toma R. 19, Lazzaro M. 5, Carmignotto L. 0, Celentano L. 0,
PARZIALI: 10-19, 10-16, 14-33, 21-20
Arbitro: Canestraro A. di Carmignano del Brenta
Eccoci di nuovo qui, tra le mure amiche, non nella palestra di Torreselle, non in trasferta, ma nel nostro palazzetto.
Questa settimana sul nostro cammino troviamo l’USMI Padova (Unione Sportiva della Maddonina Incoronata) che all’andata ci aveva messo parecchio in difficoltà con la sua difesa impenetrabile e la sua fisicità sotto il canestro. Di quella partita avevamo ancora l’amaro in bocca e noi, che settimana su settimana abbiamo lavorato per migliorarci, avevamo il dovere di provare a mettere i nostri avversari in difficoltà. Pronti, partenza, via… i primi minuti sono targati Usmi, siamo ancora addormentati, in campo non pervenuti, tanto che gli avversari trovano la retina con incredibile facilità. La sveglia suona dopo il primo time-out quando finalmente entriamo in campo con le bave alla bocca e con la voglia di raggiungere l’obiettivo prefissato. Cominciamo a segnare, ma la migliore tecnicità dei padovani e i punti subiti dopo la palla a due alla fine del quarto pesano. Tra il secondo e il terzo quarto riusciamo a rimettere in discussione le sorti della partita(siamo stati a -5) ma quando ormai gli avversari sentono il nostro fiato sul collo ci infilano una serie di canestri che ci condannano per l’ennesima volta.
Iniziamo a innervosirci, ognuno prova a risolvere la partita per conto suo, il sogno di potercela fare si trasforma in un incubo, non crediamo più alle cose che facciamo e la fiducia si rischiera dalla parte dell’USMI che approfitta della situazione per chiudere definitivamente la partita già alla fine della terza frazione di gioco. Stranamente da ciò che ci si aspettava, nell’ultimo periodo alla rassegnazione e alla paura è prevalso l’orgoglio. Abbiamo iniziato a giocare senza guardare la faccia triste del nostro tabellone, infatti lo spirito visto in campo sembrava quello di una partita punto a punto. Eravamo determinati, fiduciosi e con azioni semplici riuscivamo a penetrare facilmente la difesa padovana. Morale della favola? Abbiamo vinto il quarto. Ebbene sì, avete capito bene, il quarto parziale è stato a nostro favore. MA allora è possibile? È possibile eccome, e abbiamo dimostrato di avere tutte le carte in regola per giocare un buon basket ma prima dobbiamo imparare ad eliminare gli errori grossolani che vanno al di là dei semplici tecnicismi.
Dobbiamo imparare a rimanere sul pezzo per tutta la partita rimanendo concentrati dalla palla a due alla sirena finale. Non dobbiamo cedere al primo colpo incassato per evitare che gli avversari ne approfittino. Bisogna continuare ad avere fiducia qualsiasi cosa accada e credere in ogni cosa si faccia senza mai demoralizzarsi.
Solo così, riusciremo a giocare le partite al pieno delle nostre capacità.
Chiediamoci come è possibile che un tennista di 37 anni riesca a vincere il suo ventesimo slam nonostante la migliore forma dei suoi avversari. Facile, credendo in quello che fa con la massima fiducia in se stesso e non peccando mai di concentrazione.
Ragazzi, anche questa settimana è andata male ma siate felici perché Domenica in campo sono state fatte veramente grandi cose e voi state migliorando di partita in partita. Continuate così, lavorate sempre duro e abbiate fiducia nelle vostre capacità. Forza Ragazzi!!!