Capitolo Primo
STAGIONE 1996-97
Fondata il 6 gennaio 1996 la Nuova Pallacanestro Dese si iscrive al campionato di prima Divisione con l’ambizioso obiettivo di vincere una partita. La squadra è formata da giovani piombinesi con l’aggiunta del diciasettenne Eugenio Carraro da Salzano che si rivelerà la stella del gruppo. Pochi hanno esperienza a livello senior come Bressan, Scquizzato, Zamprogna Andrea (ancora oggi capocannoniere della NPDese) e il capitano Andrea Franceschi ma tutti sono ligi nell’attuare le direttive di coach Paolo Scattolon.
La stagione sarà ricordata con simpatia a partire dalla prima giornata quando alle porte della palestra Modigliani la comitiva fu bloccata da tre pattuglie della Polizia che, scambiata una delle nostre auto per quella ricercata, “terrorizzarono” a mitra spianato parte della squadra prima di rendersi conto del malinteso e dileguarsi con la stessa velocità con cui erano sopraggiunte.
La stagione si concluse con ben tre vittorie e un penultimo posto strappato per differenza canestri.
STAGIONE 1997-98
E’ una stagione importante per la società che per la prima volta si iscrive ad un campionato giovanile (Trofeo Ragazzi).
Arriva a Piombino l’uomo dei record, la stella che tutti sognano di rivedere in squadra e che risponde al nome di Francesco “Checco” “Pelè” Marconato. Il ragazzo di Piombino ma cestisticamente cresciuto a Castelfranco con i suoi 42 punti trascina i nero-verdi ad una emozionante vittoria di 2 punti sul parquet di Cittadella contro l’allora squadra juniores in cui giocavano Aggujaro, Pan, Sartore ecc…
Il girone è molto duro e vinto dal Limena di Rampazzo, Valente, Salomon, Ettore; sale in promozione anche il Galliera dopo solo una stagione di “Purgatorio” in prima Divisione.
Il timone della squadra viene ceduto a stagione in corso al capitano Andrea Franceschi fresco di “patentino” che si avvale della esperta coppia di lunghi Bressan – Nicoletti le “torri gemelle” che si riveleranno fondamentali due anni dopo nella stagione della promozione.
Il campionato si concluderà con un quarto posto in comproprietà.
STAGIONE 1998-99
Partito Marconato per Resana (l’anno successivo coronerà il suo sogno di tornare a Castelfranco in C1dove diverrà una colonna portante nelle stagioni a venire) vengono gettate le basi per la squadra che l’anno seguente raggiungerà la promozione. Arrivano infatti da Camposampiero Dalla Mora, Marcato, Tentori e la squadra assume una fisionomia leggermente più ….multietnica.
Non si riesce a migliorare il risultato dell’annata precedente ma i dirigenti locali sono comunque soddisfatti perché i giovanissimi Parolin, Biondi, Zorzi (quindicenni i primi due, quattordicenne il terzo) fanno esperienza in prima squadra e il nuovo palazzetto dello sport è ormai pronto.
STAGIONE 1999-00
La squadra è molto competitiva , si gioca nel nuovo palazzetto dello sport, i cannonieri Andrea “Zen” Zamprogna (273 pt.)e Mauro Cosma (243 pt.), giovane di buone speranze proveniente da Camposampiero, assieme alla collaudata coppia di torri Bressan (188 pt) – Nicoletti (223 pt), trascinano la Nuova Pallacanestro Dese al secondo posto di “Conference” che vale la “final four” provinciale che assegna il passaporto per la Promozione. Nella stagione si distingue anche il giovane Massimo Zamprogna. Vince il girone il neo-rinato Cittadella con una sola sconfitta e Piombino è ammesso alla fase finale.
Proprio nel momento topico si abbatte la sfortuna e coach Franceschi si ritrova a giocare le due partite decisive senza la coppia Zamprogna (viaggio di nozze)- Cosma (grave lutto) che fino a quel momento aveva realizzato oltre 24 punti di media a partita. La combinazione vuole che a noi tocchi di dover giocare due partite consecutive e persa la prima contro il fortissimo Abano (a quei tempi rinunciava ogni anno alla promozione) ci presentiamo alla seconda e decisiva (un posto in palio) partita con assenti ed acciaccati. Perdiamo a Noventa Padovana ma, una serie di rinunce e defezioni, ci porterà a settembre a “scoprirci” in promozione.
STAGIONE 2000-01
Ci “scopriamo” rocambolescamente in promozione, negli anni in cui la F.I.P. non è ancora on-line e a causa di un errato recapito telefonico depositato in federazione, veniamo avvisati a quindici giorni dall’inizio del campionato di Promozione della nostra ammissione al massimo campionato provinciale.
Arrivano alcuni rinforzi tra cui il micidiale “bombarolo” Stefano “Ross” Rossato (320 pt. Realizzati), Nick Ton (253 pt.), il lungo Simone Fabrin (246 pt.), la “macchina da salvezza” (costata 3 palloni di cuoio) Gaetano Mercante (218 pt.) ed il tiratore Andrea “Nani” “Momi” Bortolato (217 pt.) ma l’ossatura della squadra è fondamentalmente quella della prima divisione.
Per il “pivello” coach Franceschi giocare contro colleghi più scafati è un’emozione grande soprattutto contro “nomi” letti fino all’anno prima nei giornali. Dopo una prima fase difficile ed una Poule salvezza dignitosa, la prima salvezza arriva ai play-out.
Ecco la cronaca di gara 3 dei play-out
SENSITIVE N. PALL.DESE –NOVENTA 2000 73 – 62
SENSITIVE: Bressan, Rossato 15, Scquizzato 4, Fabrin 16, Dalla Mora, Bortolato 5, Ton 7, Tentori 6, Mercante 12, Bonato 8. All.: Franceschi
Capitolo Secondo
Il nostro piccolo “Dream Team”
E’ a fine anni ’90 che la Società lancia anche l’attività di Minibasket con l’intento di promuovere questo sport nel territorio comunale e, se possibile, nel tempo, espandere l’attività anche ai Paesi limitrofi.
Nasce così la prima squadra giovanile della Nuova Pallacanestro Dese che si fa subito notare nella provincia di Padova grazie alla vittoria del campionato di categoria e alla partecipazione a molti tornei senza sfigurare.
In piedi da sx: All. Mauro Dei Rossi, Edoardo Saralli, Davide Mason, Emanuele Mura, Davide Bavato, Michele Cagnin, Matteo Pierotti, Giovanna Fabbian, Francesco Ruggiero;
In ginocchio da sx: Michele Fratin, Marco Favaron, Luca Brazzalotto, Elisa Favaron, Francesco Bavato, Marko Sudzukovic.
Capitolo Terzo
LETTERA DI UN GIOVANE “GUERRIERO” AL SUO MAESTRO
…CON L’AUGURIO CHE I GIOVANI ISCRITTI DI TREBASELEGHE E PIOMBINO DESE NE TRAGGANO SPUNTO…
11 MAGGIO 2010 – Grazie mille per le foto e la velocità con cui me le hai spedite, Sergio. Grazie anche per le belle parole, è stato un anno davvero fantastico per me, mai avrei potuto sperare di meglio.
Il campo, spero, avrò tutto il tempo di toccarlo negli anni futuri; ma ti confido che, pur rimanendo seduto in panca, ho potuto vivere emozioni forti, sensazioni mai provate, come se al fianco dei miei compagni in campo ci fossi stato anch’io.
Non ti nascondo che dentro molte volte mi rodevo per la consapevolezza di non essere bravo abbastanza, o forse, come dici tu, di non avere quel pò di cattiveria in più…
Spero veramente di trovarla quella grinta; quel fuoco che vedevo ardere negli occhi dei nostri gladiatori: Dario, Zaghe, Pink… e nei tuoi, durante le partite, che vi spingeva a non mollare mai.
È il primo anno per me di vera Pallacanestro questo, e posso dire con profonda sincerità che ne terrò un ricordo bellissimo. In un anno ho avuto il tempo di conoscere persone straordinarie, fuori e dentro il campo; di sentirmi parte di un gruppo fantastico in cui, pur essendo di gran lunga il più giovane, mai nessuno è mancato di rispetto nei miei confronti,e anzi, in cui tutti si sono preoccupati di farmi sentire sempre il loro appoggio quando, dopo un allenamento o una partita per me non positiva, mi vedevano giù di morale.
Mi sono sentito parte di una grande famiglia unita, in cui i valori del rispetto, dell’onore, dell’amicizia e dell’umiltà venivano prima di tutto. Non preoccuparti (So che non lo farai perché non ve n’è motivo) delle parole che mi hai detto, erano sempre meritate e dovute, e anzi perdonami se molte volte sono stato più degli altri causa di nervoso.
Ce l’ho messa tutta per cercare di farvi vedere che non ero li per sbaglio, e quando sentivo qualche “Bravo Paolo!” o altre parole di approvazione sentivo un’euforia esplosiva nel cuore, solamente per aver fatto, banalmente, la cosa giusta nel momento giusto.
“La vita è come la pallacanestro” dici sempre… Quant’è vero Sergio! Attaccare, difendere, aiutare il compagno ed essere certo che lui farà lo stesso, buttarsi su ogni pallone, non tirarsi mai indietro, dare anima e corpo, e, soprattutto, cuore…. è la vita.
Così, io ora voglio metterli in pratica questi insegnamenti… attaccare, attaccare, attaccare… difendere, difendere, difendere… nel basket e nella vita. Non so se e quando finalmente ci riuscirò, ma bisogna crederci e, a volte, anche sbagliare e rialzarsi. Grazie di tutto anche a te, Sergio.
A presto.
Paolo